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La dittatura della vista



Già dalla seconda metà degli anni Cinquanta le aziende hanno fatto del packaging una leva fondamentale per aumentare le vendite. Con il passare degli anni la percezione visiva del prodotto ha quindi acquisito una rilevanza sempre maggiore: oggi il visual ha un impatto enorme.


Anche in analisi sensoriale la vista gioca un ruolo molto forte. E' noto che gli assaggiatori la utilizzano in modo eccessivo, tanto che vedendo un cibo, o l’immagine che lo rappresenta, si fanno facilmente suggestionare creandosi così delle aspettative molto forti.


Provate a immaginare un gelato di colore rosa e a quale aroma lo ricolleghereste: a quello della fragola oppure a quello del lampone, per esempio? E se fosse un semplice gelato alla panna con del colorante alimentare senza alcuna connessione con i frutti citati? Questi sono tipici inganni della vista.

Una delle sfide principali nell'addestramento dei giudici sensoriali è proprio ricondurre l'uso della vista in equilibrio con quello degli altri sensi. Se da un lato è necessario che i giudici imparino a diffidare delle suggestioni della vista, dall'altro è rilevante correggerne l'abuso tramite il rafforzamento di altri sensi. Per esempio è utile stimolare un approccio più consapevole al potentissimo olfatto in modo che agisca da momento di verifica della qualità reale del prodotto.

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